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giovedì 14 giugno 2012

Doppiette di melenzane, ragionevolmente al dente.

Le "doppiette" (che poi in realtà sono singole e perchè si chiamino così non è dato sapere) sono un ricordo delle nostre vacanze  calabresi in un posto chiamato "Lido degli Aranci" dove per 10 anni abbiamo trascorso il soggiorno estivo,  quando le piccole di casa erano davvero piccole. A pensarci adesso l'attrattiva maggiore  di quel luogo, situato sulla spiaggia tra Pizzo Calabro e Tropea, era la struttura a misura di famiglia, l'assenza di barriere architettoniche, l'angolo cottura in tutti i residence e la pensione completa al ristorante, dove i pasti erano di una ottima fattura casalinga. Le "doppiette di melenzane" le cucinavano la domenica, ma l'allora piccola Martina (aveva 4 anni) le chiedeva ripetutamente al maitre,  che gliele fece preparare fuori menù di mercoledì e gliele presentò al tavolo accompagnate da un sorriso soddisfatto e compiaciuto.

Per 4 persone

350 gr. di linguine
2 Melenzane piuttosto grandi
500 gr di salsa di pomodoro fresco
una manciata di foglie di basilico
150 gr. di mozzarella
100 gr. di parmigiano grattugiato
olio d'oliva extravergine q.b. per friggere le melenzane
sale

salsa besciamella (o balsamella, di artusiana memoria: "Una buona balsamella e un sugo di carne tirato a dovere, sono la base, il segreto principale della cucina fine.) fatta con 50 gr. di farina, 50 gr. di burro, mezzo litro di latte, sale e noce moscata

Friggete le melenzane dopo tagliate a fette larghe,  spesse meno di mezzo centimetro, e tenute a bagno in acqua e sale per almeno un'ora. Ponetele ad asciugare sopra della carta assorbente. Intanto preparate la salsa  facendo cuocere per venti minuti un kg almeno di pomodori spezzati a metà con mezza cipolla e sale. A cottura ultimata passateli al passaverdure e cuocete ancora per un'ora a fuoco lento,  aggiungendo un filo d'olio a crudo.
Per preparare la salsa besciamella mettete in un pentolino il burro, fatelo sciogliere e aggiungete la farina,   facendo cuocere il tutto per qualche minuto, mescolando continuamente per formare quello che in Francia chiamano roux. Togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete al roux il latte freddo,  prima in minime quantità,  fino a quando il composto diventa liscio ma è ancora cremoso.A questo punto potete aggiungere tutto il latte e rimettere sul fuoco, a fiamma vivace e rimestando continuamente (io uso la frusta) aggiungendo sale e noce moscata.
Cuocete intanto le linguine in acqua, aggiungendo il sale quando tornano a bollore e  mantenendole ragionevolmente al dente. Scolatele e conditele con la salsa di pomodoro, la mozzarella a dadini e il basilico.
stendete le melenzane in un piatto o sul tagliere, ponete sopra ogni fetta una forchettata abbondante di pasta così condita  per ottenere degli involtini, da porre su una teglia rettangolare. Cospargete di besciamella  e parmigiano, completate con leggerissimi fiocchetti di burro, fate gratinare in forno a temperatura molto alta, e servite ben calde.

domenica 10 giugno 2012

A gentile richiesta pizza chiusa al pistacchio!

creazione rivista (ma non troppo) ispirata da una splendida rosticceria di Enna (bassa), dove il cuoco, giovanissimo, non ha nessuna difficoltà a svelare gli accorgimenti della sua cucina.
 Ammesso che abbiate già impastato la pasta e fatta lievitare per benino (oggi con il caldo che fa non avrete alcun problema), stendetela in una teglia leggemente unta (se usate la carta forno ungetela lo stesso, la pasta cuocerà meglio e farà una bella crosticina anche sotto) per non più di mezzo cm di spessore, tenendo alti i bordi.

Ingredienti:
usate le quantità necessarie a secondo della grandezza della pizza

pasta per pizza
olio estr. di oliva
prosciutto cotto di buona qualità e sgrassato
granella di pistacchio di Bronte
fontina o asiago dolce
salsa besciamelle semplice (solo farina burro latte e sale)

Stendete le fette di prosciutto cotto ricoprendo tutta la pasta già stesa, tagliate il formaggio a fettine non troppo sottili e ricoprite tutto il prosciutto. Sopra il formaggio formate uno strato leggero di granella di pistacchio, da ricoprire con un strato altrettanto sottile di salsa besciamella, facendo  in modo che tutti  gli strati abbiano più o menolo stesso spessore. Ricoprite la pizza con uno strato di pasta,  chiudete i bordi sollevando la pasta sottostante e "pizzicandola" nello strato superiore in modo che aderisca bene. Bucherellate la pasta, spennellatela con olio estra e infornate a 180° per 20 minuti circa. Ieri ho usato un insaccato di "petto di pollo arrosto" : ottimo.

(a gentile richiesta su mia proposta)







venerdì 11 maggio 2012

Ecco la ricetta. Adesso fatti 4 pancake!

I pancake sono semplici e buoni, ma solo se accompagnati da una salsa o uno sciroppo dolce. L'altro giorno, stanca e stressata ho pensato bene di gratificare la mia modestissima (si fa per dire) persona, certa che i miei coinquilini si sarwebbero sperticati in lodi e complimenti, nonchè ringraziamenti a non finire.
Eccomi alle 7.00 di domenica mattina, dopo una notte passata a combattere contro una copertina a tratti troppo pesante e a sprazzi troppo leggera, con la ricetta (per le dosi) davanti agli occhiali e alla ricerca degli ingredienti tra la cucina e la dispensa. Confesso che ho usato tre tipi di farine diverse perchè quelle c'erano e toccava accontentarsi, ma il segreto sta proprio qui: creare un piatto con quello che hai, e spesso quello che hai è quello che serve. (detta anche filosofia spicciola)

Avviso per i miei 4 o 5 lettor:i: sono davvero semplici

Dosi per la famiglia vorace:

125 grammi di farina ( meglio se mettete anche un quarto di farina di grano saraceno)
200 ml di latte
2 uova
25 grammi di burro
9 grammi di lievito in polvere per dolci
15 grammi di zucchero (anche di canna)
un pizzico di sale

Mescolate il latte con i tuorli, setacciate la farina e il lievito, continuando a mescolare per non creare grumi, versate il burro fuso, ma non caldo, lo zucchero e il pizzico di sale. A parte montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente alla pastella. Fate arroventare una padella antiaderente (potete ungerla leggermente, ma solo una volta), versate il composto a piccole cucchiaiate che formino dei dischi bassi e larghi quanto la circonferenza di un bicchiere.

Man mano che i pancake sono cotti (ve ne accorgerete da soli, spero) colpite con il cucchiaio le mani della piccola peste che cerca di mangiarli subito e di intingere financo il dito nella pastella cruda.

Preparate una salsa di fragole cuocendo brevemente (non è una marmellata) le fragole tagliate a piccoli pezzi con uguale quantità di zucchero.

Il risultato atteso non è arrivato. Hanno mangiato tutto, ma con la bocca piena non si può lodare nè ringraziare.( maleducati)

Alla prossima

giovedì 29 marzo 2012

Pensavo fosse uno strudel quel rotolo di tacchino!

Ebbene si! Le apparenze ingannano e non è sempre  oro ciò che riluce. A volte però accontentandosi si scoprono sensazioni sublimi, inaspettate. Certo non durano per sempre, e sempre non è per sempre. Eccovi servite calde calde due righe di luoghi comuni (frasi fatte) per tutti i gusti, compresi quelli dei miei commensali che, mea  culpa, sono davvero esigenti.

Ma cos'è? Uno strudel?
Lo strudel dopo la pastasciutta? Dopo la pastasciutta viene il secondo!
Infatti questo è "il secondo" E' un rotolo di tacchino in crosta.
Assaggiamo (atteggiamento perplesso)
Assaggiate? dopo tutta la fatica che ho fatto adesso lo mangiate (minaccioso cucchiaio di legno in mano)

Rotolo di tacchino in crosta

Se trovate una fetta di fesa di tacchno abbastanza grande da poterla farcire e arrotolare,  bene, sennò prendete la fesa e accostate le fette tra due fogli di carta forno o di pellicola e battetele con un batticarne per "appiccicarle" tra di loro (non usate la colla che è tossica).
Intanto preparate un soffritto di cipolla (una cipolla media e mezza) al quale aggiungerete due cucchiai di pinoli e due di uvetta passa (quella nera piccolina e aspra). quando la cipolla è appassita versate cinque cucchiai di pangrattato.
Questa è la farcia del rotolo. Disponetela al centro della fetta di carne e, con cautela, arrotolate e legate con lo spago da cucina . Il rotolo,  legato a mò di salame, a questo punto va dorato in padella con olio e mezza cipolla intera, sfumato con vino bianco e lasciato intiepidire.
Se sapete fare la pasta sfoglia fate pure, io la compro già pronta: ne serve una confezione con la quale dovete ricoprire il tacchino arrotolato (togliete lo spago priima). Con la pasta che resta ritagliate delle strisce di un centimetro di larghezza e disponetele a losanghe sulla superficie superiore. infornate a 200 gradi nel forno già caldo, dopo 10 minuti diminuite la temperatura a 180 e proseguite per almeno 20 minuti, finoa quando la pasta sfoglia non sia asciutta e dorata. Sfornate e tagliate in tavola.
Scusate, ho dimenticato il sale, ma ad aggiungere si è sempre in tempo, levare non si può...


venerdì 10 febbraio 2012

Rotolo per 8 con cui dividere il desco (più uno di riserva)

Gli ultimi accadimenti mi hanno ispirato a postare questa ricetta, anticipandovi le dosi che bastano per otto. Otto amici, e che siano quelli buoni, perchè non si divide il desco con chiunque. Al limite le dosi potranno  essere sufficienti per nove, giusto per riservare un altro posto a tavola all'alleato dell'ultima ora che potrebbe trovare il suo posto naturale occupato.
La ricetta non è di facilissima realizzazione, a meno chè non siate abituati a fare la pasta in casa, e senza macchine elettriche. si tratta infatti di "tirare" la sfoglia a mano.


mercoledì 8 febbraio 2012

NO DELLA LEGA ALLE PREFERENZE PER SALVARE BOSSI | Avanti

NO DELLA LEGA ALLE PREFERENZE PER SALVARE BOSSI | Avanti

lodi lodi lodi ... ai mercati finanziari con contorno di bignè

Fino a qualche anno fa, quando ancora esistevano i comunisti, e fino all'altro ieri, quando pensavo fermamente e fortemente di esserlo (comunista), mai avrei creduto di lanciare lodi pubbliche ai mercati finanziari. Ma quando il legittimo consorte torna a casa, armato di sorriso e senza il solito mugugno da: che stanchezza ... la cervicale ... il ginocchio, e tutte quelle belle  notizie  che di solito  mi dà,  ancora con i piedi sullo zerbino,  mi chiedo: uh! E che succede! Succede che compri vendi e guadagni, e mi sono guadagnato un bel viaggetto - Un week end lungo in una fantastica Spa?