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venerdì 11 maggio 2012

Ecco la ricetta. Adesso fatti 4 pancake!

I pancake sono semplici e buoni, ma solo se accompagnati da una salsa o uno sciroppo dolce. L'altro giorno, stanca e stressata ho pensato bene di gratificare la mia modestissima (si fa per dire) persona, certa che i miei coinquilini si sarwebbero sperticati in lodi e complimenti, nonchè ringraziamenti a non finire.
Eccomi alle 7.00 di domenica mattina, dopo una notte passata a combattere contro una copertina a tratti troppo pesante e a sprazzi troppo leggera, con la ricetta (per le dosi) davanti agli occhiali e alla ricerca degli ingredienti tra la cucina e la dispensa. Confesso che ho usato tre tipi di farine diverse perchè quelle c'erano e toccava accontentarsi, ma il segreto sta proprio qui: creare un piatto con quello che hai, e spesso quello che hai è quello che serve. (detta anche filosofia spicciola)

Avviso per i miei 4 o 5 lettor:i: sono davvero semplici

Dosi per la famiglia vorace:

125 grammi di farina ( meglio se mettete anche un quarto di farina di grano saraceno)
200 ml di latte
2 uova
25 grammi di burro
9 grammi di lievito in polvere per dolci
15 grammi di zucchero (anche di canna)
un pizzico di sale

Mescolate il latte con i tuorli, setacciate la farina e il lievito, continuando a mescolare per non creare grumi, versate il burro fuso, ma non caldo, lo zucchero e il pizzico di sale. A parte montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente alla pastella. Fate arroventare una padella antiaderente (potete ungerla leggermente, ma solo una volta), versate il composto a piccole cucchiaiate che formino dei dischi bassi e larghi quanto la circonferenza di un bicchiere.

Man mano che i pancake sono cotti (ve ne accorgerete da soli, spero) colpite con il cucchiaio le mani della piccola peste che cerca di mangiarli subito e di intingere financo il dito nella pastella cruda.

Preparate una salsa di fragole cuocendo brevemente (non è una marmellata) le fragole tagliate a piccoli pezzi con uguale quantità di zucchero.

Il risultato atteso non è arrivato. Hanno mangiato tutto, ma con la bocca piena non si può lodare nè ringraziare.( maleducati)

Alla prossima

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