Gli ultimi accadimenti mi hanno ispirato a postare questa ricetta, anticipandovi le dosi che bastano per otto. Otto amici, e che siano quelli buoni, perchè non si divide il desco con chiunque. Al limite le dosi potranno essere sufficienti per nove, giusto per riservare un altro posto a tavola all'alleato dell'ultima ora che potrebbe trovare il suo posto naturale occupato.
La ricetta non è di facilissima realizzazione, a meno chè non siate abituati a fare la pasta in casa, e senza macchine elettriche. si tratta infatti di "tirare" la sfoglia a mano.
Per la pasta:
500 gr. di farina 0 (nè 00 nè semola rimacinata)
5 uova medie
un cucchiaino di olio (extravergine)
un pizzico di sale
disponete la farina a fontana e rompete le uova nel "cratere", mescolatele con una forchetta, aggiungete l'olio e il sale e cominciate a impastare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo che lascerete riposare coperto per almeno mezz'ora.
Per il ripieno:
800 gr di ricotta (buona quella di bufala)
1000 gr di spinaci freschi
100 gr di parmigiano grattugiato
un uovo
sale
noce moscata
setacciate la ricotta in una capiente ciotola, aggiungete gli spinaci sbollentati, strizzati e tritati grossolanamente, il parmigiano, l'uovo intero, il sale e la noce moscata grattugiata (un quarto di noce circa). mescolate il tutto accuratamente.
Adesso tirate la sfoglia con il matterello, non troppo sottile, di modo che non si rompa durante la cottura. disponete uno strato di composto di ricotta e spinaci sulla sfoglia lasciando liberi i bordi.
Arrotolate la pasta e avvolgetela in un panno sottile bianco (meglio se di lino) lavato senza additivi, legando le estremità con lo spago da cucina.
In una larga pentola portate ad ebollizione abbondante acqua salata, immergete il rotolo e fatelo bollire per almeno 20 minuti.
A cottura ultimata slegate il rotolo di pasta. tagliatelo a fette spesse, ponete su un piatto da portata condendo con abbondente salsa di pomodoro. Lasciate il piatto in caldo in forno tiepido fino al momento di servire a 8 persone ... più uno.
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