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lunedì 31 gennaio 2011

manomissione delle ricette

Mio marito mi ha accusato di manomettere la cucina, ed attraverso queste manipolazioni-manomissioni, di dissacrare tradizioni e sapori. Mi ha accusato di  eccessiva "modernizzazione", con conseguente  depauperamento della cucina tradizionale.
Il riferimento è alla soppressione della frittura, che ho bandito dai miei fornelli qualche anno fa, se non per qualche raro breve excursus dettato da reale necessità (tipo fritto misto calamaro e gambero). La frittura si è trasformata in fornfrittura (frittura al forno) e si è prestata a varie applicazioni che, senza presunzione alcuna, ritengo financo degne di nota.

 
Le panelle al forno non hanno riscosso molto successo, ma le polpette di pane e la caponata si sono salvate. La tecnica è semplice: pensate alle melenzane fritte, per esempio: trattatele nol solito modo, tagliatele a fette o a tocchetti e mettetele a bagno in acqua e sale per fare andare via l'amaro. Girate la manopola del forno alla temperatura massima ed usate una teglia di lamiera sottile antiaderente. Userete un quarto dell'olio solitamente necessario, e l'effetto sarà, se non identico nel sapore e nella consistenza , alquanto simile. 
Ho cercato di convincere il mio legittimo (consorte) che,  in realtà,   "fornfrittura" poteva essere considerato quasi un sinonimo di frittura, non una manomissione. Mi ha risposto laconico:- ma quandomai!-  E non ha accettato nemmeno un minimo di dibattito.

4 commenti:

conpocasintesi ha detto...

Condivido il pensiero del consorte anche se è indubbio che la frittura, per quanto migliore al palato rispetto alla cottura al forno, sia fortemente controindicata nelle diete ipocaloriche.

mauro mirci ha detto...

La forno-frittura, ossia la fornittura, c'est plus facile.
Vabbè, ma che ci vuole poi per nettare il forno?

Anonimo ha detto...

i carciofi fritti!!!

i fiori di zucca fritti !!!!

Unknown ha detto...

i carciofi fritti vengono benissimo, specie se panati. Fatti domenica scorsa!