
convivi di variabile natura e dimensione, ha tutti i connotati dello splendore di certe pubblicità con il sole, i campi dorati di grano e piccole casette con il mulino incorporato. Ancora non si vede nessuno e il malumore può bearsi della tranquillità del silenzio. Basterebbe una parola qualsiasi pronunciata e non sussurrata a fare esplodere quello che ho faticosamente tenuto a bada per una settimana.
A questo punto la cucina è l'unico rifugio possibile. L'unica parte della casa (senza aia e senza mulino) dove nessuno osa entrare in mia presenza. Tiro fuori due padelle e una pentola, senza avere un progetto preciso. L'unica necessità è rappresentata dal dovere realizzare almeno tre diverse ricette, giusto per poter appendere un cartello appena un pò più in là del mio malumore: ci scrivo sopra: fuori dalla cucina che "mi fate confusione"!
La ricetta? forse domani.
8 commenti:
Donna terribile :)
Per inciso,la foto rappresenta più o meno le dimensioni del mio cucinino con annessa sala pranzo_soggiorno. E' chiaro che l'accesso simultaneo non è possibile.
Complimenti alla cuoca-cronista. Certo che deve essere davvero faticoso portarsi un mulino sulle spalle dovunque si vada...della serie: preferisco vivere...:-P V.L.
Amici, guardate che qui potete firmarvi, non è agostinosellablogspot!
dopo averci addolcito la vita ed il palato con le tue ricette, vederemo cosa ci farai assaggiare a marzamemi!
daniela
Sono pronta! Organizzeremo una serata cucina a buffet
io ancora aspetto l'invito a cena (da anni 8 circa)
ma.mi.
Hai Ragione Mauro, ma non invito più nessuno a cena da circa 14 anni. Tutt'al più ho preparato una pizza. Se ti accontenti...
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