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giovedì 10 marzo 2011

Tunnina

Il tonno, cucinato in vari modi,  è uno dei piatti preferiti a casa mia. Abbiamo il mare nel DNA. Anche se nati e cresciuti nell'unica provincia siciliana che ne è priva  le origini palermitane si fanno sentire prepotentemente.
La "tunnina" è un piatto cha appartiene alla mia infanzia e al ricordo dolcissimo della mia nonna
Una donna molto bella e brava anche in cucina.
Ne ricordo ancora il profumo  di colonia  Jean Marie Farina che in cucina si mescolava all'odore della cannella dei ravioli di ricotta e al pomodoro e menta della "tunnina"


La "tunnina" era un piatto specialissimo che potevo gustare solo da lei. Arrivavo a Palermo  dopo un viaggio di sei ore (non c'era ancora l'autostrada) e subito correvo ad abbracciarla e ad immergere il viso e il naso tra le sue braccia che sapevano di colonia e l'aria che sapeva di ravioli fritti e tunnina: era la mia festa più grande, la festa che più mi manca. Ancora oggi fatico a prepararla perchè mi emoziona non poco.

Un chilo di tonno (femmina) tagliato in un unico pezzo
4 o 5 spicchi d'aglio
un mazzetto di menta fresca 
sugo di pomodoro fresco (rigorosamente passato)
due foglie d'alloro fresco
uno scalogno
olio sale e pepe nero

Il  pezzo di tonno, posto nel tagliere, deve essere inciso con un coltello appuntito in modo da praticare dei fori dove introdurre gli spicchi d'aglio interi e le foglioline di menta. Fate tante incisioni quanti sono gli spicchi d'aglio e rosolatelo bene da tutti i lati. A parte preparate il sugo con la passata e la cipolla soffritta nell'olio, aggiungendo le foglie d'alloro. Condite la tunnina con pepe e sale, unite il sugo e fate cuocere a fuoco moderato per almeno un'ora. Il sugo serve poi a condire la pasta, oltre che ad immergere il pane. La mia nonna usava i maccheroni fatti in casa, ma dei bucatini andranno benissimo

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