Il Brasato al Barolo è un gran secondo della tradizione dell' antico Piemonte.
Poichè una bottiglia di Barolo (vero), che, non dimentichiamolo, a ragione è universalmente riconosciuto come il re dei vini, oggi ha assunto prezzi stratosferici, potrebbe essere interessante una variante siciliana che vi propongo utilizzando, in luogo del Barolo, il Nero D'Avola che è un ottimo rosso molto strutturato.
Ingredienti per 6 persone:
1 chilo di carne di manzo (la parte migliore da utilizzare è lo scamone,
chiedete consiglio al vostro macellaio)
1 bottiglia di Nero d'avola (ottimo il Duca Enrico di Salaparuta che, di
regola, non supera mai i 13°)
Poichè una bottiglia di Barolo (vero), che, non dimentichiamolo, a ragione è universalmente riconosciuto come il re dei vini, oggi ha assunto prezzi stratosferici, potrebbe essere interessante una variante siciliana che vi propongo utilizzando, in luogo del Barolo, il Nero D'Avola che è un ottimo rosso molto strutturato.
Ingredienti per 6 persone:
1 chilo di carne di manzo (la parte migliore da utilizzare è lo scamone,
chiedete consiglio al vostro macellaio)
1 bottiglia di Nero d'avola (ottimo il Duca Enrico di Salaparuta che, di
regola, non supera mai i 13°)
½ bicchiere di Cognac (che sia cognac, anche non di grandissimo pregio,
non schifezze tipo Stock 84 o Vecchia Romagna, please)
2 cipolle
2 carote
½ sedano
2 spicchi di aglio
¾ chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
qualche bacca di ginepro (se non si trova, pazienza)
qualche grano di pepe nero (non peperoncino, por favor)
un mazzetto di erbe aromatiche: alloro, salvia, rosmarino, timo
Olio extra vergine di oliva
Un pizzico di sale grosso
Sale fino q.b.
In una padella di coccio mettete il pezzo di carne.
Tagliate a grossi pezzi le cipolle, le carote e il sedano e spargetele sulla carne.
Aggiungete le erbe aromatiche, i chiodi di garofano, la cannella, le bacche di ginepro, i grani di pepe, un pizzico di sale grosso. Infine innaffiate il tutto con il vino.
Lasciate marinare la carne nel vino per non di meno mezza giornata, in ambiente fresco o nel frigorifero.
Una volta terminata la marinata sgocciolate le verdure, tagliatele più piccole e fatele imbiondire in un largo tegame con l’olio extra vergine di oliva e i profumi. Poi scolate la carne (ma non buttate il sugo!), asciugatela e fatela rosolare a fuoco vivo nel trito di verdure, fiammeggiandola con il Cognac. Aggiungete infine il sugo della marinata, coprite la padella con un coperchio pesante e fate cuocere a fiamma bassissima per non più di un paio d’ore.
Togliete le verdure, frullatele e mettete il sugo ottenuto nuovamente nella padella continuando la cottura del brasato (sempre a fuoco bassissimo) ancora per mezz’ora.
Servite il brasato molto caldo, accompagnandolo con un purea di patate (va benissimo quella liofilizzata delle buste, anche perchè, dopo tutto sto lavoro, sarete esausti).
non schifezze tipo Stock 84 o Vecchia Romagna, please)
2 cipolle
2 carote
½ sedano
2 spicchi di aglio
¾ chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
qualche bacca di ginepro (se non si trova, pazienza)
qualche grano di pepe nero (non peperoncino, por favor)
un mazzetto di erbe aromatiche: alloro, salvia, rosmarino, timo
Olio extra vergine di oliva
Un pizzico di sale grosso
Sale fino q.b.
In una padella di coccio mettete il pezzo di carne.
Tagliate a grossi pezzi le cipolle, le carote e il sedano e spargetele sulla carne.
Aggiungete le erbe aromatiche, i chiodi di garofano, la cannella, le bacche di ginepro, i grani di pepe, un pizzico di sale grosso. Infine innaffiate il tutto con il vino.
Lasciate marinare la carne nel vino per non di meno mezza giornata, in ambiente fresco o nel frigorifero.
Una volta terminata la marinata sgocciolate le verdure, tagliatele più piccole e fatele imbiondire in un largo tegame con l’olio extra vergine di oliva e i profumi. Poi scolate la carne (ma non buttate il sugo!), asciugatela e fatela rosolare a fuoco vivo nel trito di verdure, fiammeggiandola con il Cognac. Aggiungete infine il sugo della marinata, coprite la padella con un coperchio pesante e fate cuocere a fiamma bassissima per non più di un paio d’ore.
Togliete le verdure, frullatele e mettete il sugo ottenuto nuovamente nella padella continuando la cottura del brasato (sempre a fuoco bassissimo) ancora per mezz’ora.
Servite il brasato molto caldo, accompagnandolo con un purea di patate (va benissimo quella liofilizzata delle buste, anche perchè, dopo tutto sto lavoro, sarete esausti).
Emanuele Pecheux
2 commenti:
ahi ahi. Mi sa che dovrò rompere la dieta.
L'ho preparato. Grazie! Ho fatto una bellissima figura con i miei ospiti.
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