La Bagna Cauda di Emanuele

Nelle fredde giornate invernali questa antica ricetta della tradizione piemontese è da provare.

Ingredienti e dosi per 4 persone:

250 g di olio di oliva, meno di 50 gr. di burro o panna da cucina, 250 g

di acciughe sotto sale, da 2 a 4 teste d'aglio, 3 dl di latte intero

(meglio se fresco)

Sfilettare le acciughe e dissalare i filetti (se sono sott'olio scolare bene l'olio perchè di solito fa schifo) lavarli e pestarli in poltiglia in un mortaio (se non avete il mortaio è un bel guaio, non saprei cosa suggerire in sostituzione).

Tritare finemente l'aglio* e farlo marinare per non meno di 2h nel latte (cio' aiuta a smorzare il gusto dell'aglio e facilita la digestione). Far sciogliere l'olio con 2 o 3 riccioli di burro o con la panna in un tegame in terracotta (non usate in ogni caso pentole d'alluminio), aggiungere la poltiglia d'acciughe e, a calore appena accennato, farla incorporare; unirvi il trito d'aglio ben sgocciolato dal latte e continuare la cottura, a fiamma tenue, per una ventina di minuti mescolando di tanto in tanto.

Nel mezzo del tavolo collocate un fornello a spirito o, in mancanza va pure bene una piastra elettrica, piazzateci sopra il tegame con la bagna cauda che deve essere mantenuta ben calda durante tutto il pasto.

Sistemate al centro del tavolo anche un recipiente con le verdure crude:

pezzi di cardi e di peperoni, cipollotti freschi, carote tagliate orizzontalmente, indivia, cavolo tagliato fine o altre verdure; vanno bene davvero tutte.

La bagna cauda è pronta: ciascun commensale scelga la verdura che più gli aggrada, lo immerga nel tegame e la mangi.

Si continua sino alla consumazione della bagna cauda sorseggiando di tanto in tanto un buon vino, rosso, giovane e non molto strutturato.

*Attenzione: andateci piano con l'aglio: oltre le 2 teste la bagna cauda rimane più saporita e (forse) maggiormente appetitosa tuttavia dovete mettere sul conto che per almeno i 2 giorni successivi non bisogna fare vita sociale, di alcun tipo. più sarà la quantità d'aglio che utilizzeretete, maggiore sarà l'olezzo, non proprio piacevole, del vostro alito.

Emanuele Pecheux

Grazie ad Emanuele per il prezioso contributo.
Cuocapercaso  di Cuocacercasi