Alba, la capitale delle Langhe, è una città fondata dai romani (Alba Pompea). Da molti, non a torto, è considerata una delle capitali del buon vivere.
Perchè si mangia bene e si beve meglio.
E' una città da visitare per le bellezze storico artistiche, per il carattere gioviale e ospitale degli albesi (l'eccezione che conferma la regola che descrive, a ragione, i piemontesi come chiusi e poco comunicativi), per apprezzare il tartufo e soprattutto per assistere allo spettacolare Palio degli Asini che è davvero molto divertente.
Se non avete voglia di spignattare in cucina, se avete premura, se non siete schizzinosi al punto di evitare le crudità ecco a voi La zingara, un piatto che solitamente è considerato un antipasto ma che può diventare anche un appetitoso secondo.
Ingredienti:
400 gr di girello a fette. Sottilissime mi raccomando.
Succo di limone (o mezzo o intero, come preferite)
5 cucchiai di olio d'oliva extravergine di Sicilia.
Parmigiano o grana padano a scaglie.
Sale, pepe.
La ricetta originaria imporrebbe il tartufo bianco in luogo del parmigiano ma per ragioni di costi si può ovviare.
Come si prepara:
emulsionare in una ciotola l'olio, il succo di limone, il sale ed il pepe.
Quindi spennellare con il condimento ottenuto tutti i piatti che utilizzerete.
Disporre le fettine di girello sui piatti e condirle con l'emulsione, regolandovi per la quantità a piacer vostro, senza tuttavia esagerare.
Infine deporre come, se piovesse, le scaglie di parmigiano (o grana padano) sulla carne già condita.
Si potrebbe aggiungere anche una pioggia di funghi champignon ma lo sconsiglio, perchè a me i funghi finti non piacciono.
Servire immediatamente.
E' vietato conservare eventuale carne avanzata e metterla in frigo perchè ingrigisce e diventa immangiabile.
Come accompagnare la zingara? Ma con un buon Dolcetto d'Alba, ca va sans dir!
La prossima volta vi racconto la variante con la carne macinata.
Ciao!
EP
1 commento:
Grazie Ema!
Posta un commento